Decreto Sostegni bis e mutui under 36
“La ripresa del nostro paese passa anche dal rilancio del settore immobiliare, le ultime novità per i giovani under 36 previste nell’ultimo Decreto Sostegni Bis del 25 Maggio”.
Il 2020 è stato l’annus horribilis per tantissimi settori economici e l’immobiliare non fa eccezione, visto l’importante e prevedibile calo delle compravendite e quindi di tutto l’indotto che gira attorno ai servizi immobiliari.
Oltre 12 mesi di restrizioni, seppur discontinue, hanno impedito la nascita di nuove trattative, infatti è stimato che una larga parte di tutte le transazioni andate in porto lo scorso anno, siano figlie in realtà di operazioni nate prima del covid e poi lasciate in sospeso in fase conclusiva.
Il Decreto Sostegni Bis riuscirà a dare nuovamente respiro all’intero settore?
Cosa possiamo aspettarci per i prossimi mesi e anni?
Come ho già avuto modo di dire in altri articoli di approfondimento sul momento economico (qui ad esempio parliamo del turismo in Campania) mi aspetto una ripresa forte e convinta dell’economia in generale ed il settore immobiliare in cui sono nato ed in cui opero con passione da 30 anni sarà uno dei principali indicatori dello stato di salute del nostro paese.
La mia speranza è che dopo una fase di sostanziale accumulo di ricchezza, tutta la fascia di popolazione che ha sofferto meno questo periodo pandemico abbia la forza e la voglia di investire per il futuro iniziando proprio dal mattone.
Si stima infatti che i capitali di riserva degli italiani siano aumentati di parecchi punti percentuali e quindi mi chiedo: “che fine faranno questi fondi immagazzinati da coloro che avevano ed hanno un reddito fisso?”
Spero davvero che la risposta non sia quella di restare a marcire nei conti correnti passivi, perché sarebbe un enorme spreco di potenzialità e mi aspetto che nuova liquidità venga immessa sul mercato del real estate quanto prima.
Le occasioni di acquisto non mancano, perché se ci sono stati tanti che hanno aumentato le proprie riserve ed i propri risparmi, altrettanti sono stati costretti a svendere e cedere attività e proprietà e quindi, anche se non sono affatto felice delle modalità in cui è avvenuto, questo può essere un buon momento per chi vuole acquistare.
E per tutti gli altri? I giovani ed i precari sono tagliati fuori e resteranno tagliati fuori?
Per quanto riguarda l’acquisto di prima casa, per fortuna adesso anche i più giovani (under 36) che fino ad ora avevano enormi problemi ad accedere al mutuo ed il Decreto Sostegni Bis firmato il 25 maggio dal Presidente Draghi ha confermato una serie di interventi proprio a favore di questa generazione di precari che ha subito più di tutti gli influssi della crisi economica.
I mutui passano per forza di cose dalle Banche che adesso sono incentivate a concedere mutui a questa fascia di acquirenti under 36 grazie al massiccio intervento dello Stato che arriverà per il prossimo anno a mettere sul piatto 250 milioni come fondo di garanzia per i mutui di acquisto prima casa.
Cosa prevede nel dettaglio il nuovo Decreto Sostegni?
La versione definitiva del testo del Decreto prevede la possibilità, per i giovani under 36 con ISEE inferiore a 40mila euro annui, di richiedere l’aiuto del Fondo di Garanzia dello Stato per la richiesta di mutuo per acquisto della prima casa.
Le richieste potranno essere inoltrate a partire dal prossimo 24 giugno 2021 (esattamente 30 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta del Decreto) e fino al 30 giugno 2022 per una disponibilità totale di 250 milioni di euro.
Il fondo 2021 era leggermente superiore (290 milioni) ma la grande e positiva novità rispetto al passato è il fondo è aumentato dal 50% ad un interessante 80% della quota capitale del mutuo richiesto e non è tutto, perché sono previste anche una serie di ulteriori bonus ed incentivi all’acquisto, ovvero:
- esenzione dalle imposte di registro
- esenzione dalle imposte catastali
- esenzione dalle imposte ipotecarie
- credito d’imposta per l’IVA delle prestazioni legate alla transazione
In poche parole vengono azzerate tutte le tasse accessorie che normalmente gravano sull’acquirente e si sommano al costo netto di acquisto e c’è un interessante credito d’imposta per l’IVA pagata (attenzione non è un rimborso ma un credito d’imposta, così come previsto ad esempio per il Super Bonus ristrutturazione al 110%).
Quali sono le prospettive alla luce di questi importanti interventi statali?
La mia speranza è che questo Fondo di Garanzia permetta a migliaia e migliaia di giovani coppie di poter finalmente coronare il proprio sogno, mettere su famiglia in serenità e ottenere finalmente quel mutuo che per molti era solo un miraggio inarrivabile.
Questo porterebbe un enorme impulso a tutto il settore e spero che possa essere un punto di partenza per la grande ripresa economica che all’estero è già iniziata e che mi auguro possa cominciare rapidamente anche qui in Italia perché c’è gran voglia di tornare alla normalità, c’è gran voglia di tornare a vivere e la casa, soprattutto la prima casa, è il simbolo fisico e concreto di una stabilità che tutti noi cerchiamo da parecchio tempo.
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