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Mercato immobiliare: quali sono le previsioni per il 2021?

Pubblicato da Dimora Immobiliare sopra 6 Gennaio 2021
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Finalmente ci siamo messi alle spalle questo 2020 così strano ed imprevisto, un anno a dir poco particolare e che difficilmente dimenticheremo e che ha segnato la vita di tutti noi.

Adesso che è arrivato il 2021, un cauto ottimismo inizia a diffondersi, tutti speriamo che sarà l’anno della rinascita a 360° e senza entrare troppo nel filosofico, andiamo a vedere insieme quali sono le previsioni del mercato immobiliare per i prossimi 12 mesi.

In questo primo articolo faremo delle considerazioni più generali, incrociando i dati, le statistiche e le proiezioni più attendibili, pare che nel 2021 potremo aspettarci un numero pressoché identico di compravendite (circa 500.000).

Molto dipenderà dagli indicatori economici e dalle prospettive generali date dall’introduzione dei vaccini che proprio in questi giorni stanno iniziando a diffondersi a partire dal personale sanitario e c’è un cauto ottimismo a riguardo, che potrebbe permettere al numero di transazioni di avvicinarsi a quelle che erano previste prima della pandemia e che era intorno alle 600.000.

Questo vuol dire che l’emergenza sanitaria che ci ha obbligato a ridurre i contatti e seguire periodi di lockdown completo, ha mandato all’aria circa 100.000 transazioni nel 2020 che probabilmente potrebbero essere recuperate proprio quest’anno.

La speranza è che il mercato torni ad essere vivo, grazie anche alla collaborazione delle banche che con la crisi avevano un po’ stretto i cordoni della borsa, come si suol dire e che dovrebbero tornare ad erogare mutui con una relativa elasticità, tale da non interferire con la realizzazione delle compravendite.

Inutile sottolineare come Milano dovrebbe essere la capitale per quanto riguarda il numero di attività previste, però quest’anno il primato non sarà dovuto solo al dinamismo della città più “europea” dello stivale.

Difatti uno degli effetti collaterali della presenza del virus è stato quello del ritorno verso Sud di tanti studenti e lavoratori, molti dei quali in smartworking, che di fatto hanno liberato parecchi immobili che adesso sono disponibili per l’acquisto a causa di un calo delle richieste di affitto a breve/medio termine.

Assistiamo quindi ad una trasformazione socio-economica importante e non deve sorprendere il fatto che dopo Milano, altre città nelle quali è previsto un aumento delle trattative saranno Firenze e Bologna, cittadine di interesse anche universitario che hanno perso un bel po’ di “clienti”, ovvero quei ragazzi rientrati nei territori del mezzogiorno.

Tenendo a mente queste indicazioni, è presumibile pensare che ci potranno essere occasioni di acquisto interessanti nelle grandi città e nelle località di interesse universitario, ma la regola numero 1 resta sempre la prudenza.

Andando ad analizzare il mercato immobiliare a livello globale, è presumibile aspettarsi un boom del settore a partire dal 2022 quando, si spera, tutta questa situazione sarà stata completamente debellata e sarà solo un cattivo ricordo.

Questo però non deve scoraggiare né acquirenti, né soprattutto i venditori, perché ci sarà sempre margine per fare dei buoni affari nonostante il clima di incertezza che ci circonda.

Magari i tempi di conclusione di una compravendita possono essere leggermente più lunghi del previsto (ripeto anche e soprattutto a causa delle banche) ma parliamo di una previsione minima di ben 500.000 transazioni, quindi anche se il mercato immobiliare non è al top della forma, è ancora vivo e pieno di occasioni da cogliere, facendosi consigliare da un agente o un consulente preparato, professionale e coscienzioso.

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